Se in questi giorni qualcuno avesse la malaugurata idea di cercare Warcraft III Reforged su Google, quello che troverebbe sarebbe l’inferno. Un disastro ingiocabile, il peggior gioco di sempre stando alle recensioni su Metacritic, se osi comprarlo Archimonde in persona fa un modellino di sabbia del tuo PC e lo fa saltare in aria. Chi mai butterebbe trenta euro per un gioco del genere?
Beh io. E dopo averci speso qualche ora sono arrivato all’incredibile conclusione che il gioco è ok.
Ma come è possibile una tale discrepanza tra il mio giudizio e quello di internet? Andiamo con ordine.
La grafica
In una remastered, la grafica è un elemento piuttosto importante. Lo diventa ancora di più se al BlizzCon del 2018 pubblichi un trailer del genere. Ecco a voi l’oggetto del contendere, quei maledetti due minuti e trentotto secondi che avevano fatto cadere diverse mascelle su altrettante scrivanie, la mia inclusa. Rispetto a questo e ad altro materiale rilasciato poco dopo, il risultato mostratoci nel gioco è mediamente deludente.
Mediamente deludente? Non era la cosa più orribile mai vista? Eh, circa. Ci sono diversi difetti certo, alcune cut-scene sono state rifatte male e per gli standard di oggi risultano di scarsa qualità, ma quelle nuove sono spesso eccellenti. Magari ogni tanto le animazioni non sono perfette, i personaggi girano ancora su piattaforme girevoli ogni volta che devono voltarsi e questa cosa mi infastidisce (ma quello è per non distaccarsi troppo dall’originale).
Davvero però questo vale 0,5 di voto su Metacritc? Animazioni goffe e cinematic non perfette? Impossibile, deve esserci di più. Dove sono i bug? Dove sono gli ingiustificabili stravolgimenti? Ditemelo voi perché io non li trovo.
Posso capire la delusione di ottenere meno di quello che era stato promesso, ma se vogliamo dirla tutta la Blizzard aveva annunciato questi cambiamenti, anche se senza farsi troppo notare. Se proprio dobbiamo puntare il dito contro qualcosa, possiamo dire che nella pagina del negozio di Battle.net il video mostrato era ancora quello del 2018.
Grafica unico difetto?
Quindi le recensioni hanno tutte torto? Il gioco va bene così e Blizzard non ha sbagliato niente? Assolutamente no.
Tutto questo polverone alzato dalle critiche sulla grafica sta nascondendo il vero motivo per cui i giocatori dovrebbero lamentarsi a mio parere: le nuove regole sul copyright dei custom game.
La Blizzard ha rimosso le ladder competitive dal multyplayer. Ha reso e partite personalizzate non accessibili al momento. Ha anche costretto chi non ha acquistato Reforged a scaricare un aggiornamento enorme per poi trovarsi ad affrontare gli stessi problemi di server degli altri giocatori. Cosa più importante però, ha reso di sua esclusiva proprietà tutti i custom game.
Non sono mai stato un grande giocatore on-line, ma so bene quanto fossero importanti per Warcraft III le partite personalizzate. Da Dota in giù, la libertà concessa agli utenti in quell’ambito ha contribuito in maniera fondamentale alla popolarità del gioco. E Blizzard ci ha messo un bel bollino sopra con scritto MIO.
Il perché ci si concentri più su qualche texture non perfetta o qualche cinematic meno bella del previsto, invece che su un cambiamento che davvero tradisce lo spirito del gioco originale, è fuori da ogni mia comprensione.
Un gioco ok
Il gioco funziona perfettamente, l’unico fastidio che mi ha dato è che giocandolo su Mac mi scambia l’utilizzo dei tasti funzione. Non perde una goccia del divertimento che l’originale offriva. Tutti i momenti che erano rimasti impressi nella mia memoria da bambino sono ancora lì, migliorati e adattati al mondo dei videogiochi di oggi.
Posso ancora seguire ancora Thrall, Jàina (e non Jaìna), Maiev e quel maledetto di Arthas lungo tutta la storia, come facevo quindici anni fa, beandomi occasionalmente gli occhi di qualche vetta grafica, e ignorando le imperfezioni. Esattamente come facevo da bambino.
Un’ultima nota di merito tutta italiana va al doppiaggio. Nell’originale le voci italiane raggiungevano sì ottimi picchi, ma finivano troppo spesso per offrirci anche prestazioni mediocri. Il nuovo doppiaggio è invece impeccabile su tutti i punti di vista e per tutti i personaggi. E non è un’aspetto secondario, perché ammettiamolo, la prima cosa che abbiamo fatto tutti, nessuno escluso, è cliccare sulle unità per sentire i dialoghi buffi. Quello e far esplodere le pecore.
Con questo non voglio sminuire le opinioni o la reazione della community, né tantomeno giustificare la Blizzard nei suoi comportamenti prima e dopo la pubblicazione del gioco. Semplicemente l’ondata d’odio mi è sembrata esagerata, come alimentata dalla volontà di infierire su una compagnia che non sta passando un ottimo periodo.