La cancellazione dell’E3 causa coronavirus è stato un duro colpo sia per gli organizzatori che in generale per l’industria. Poco dopo la resa degli organizzatori di fronte all’avanzare della pandemia, molte case editrici hanno annunciato eventi propri da tenersi on line e indirizzati direttamente ai consumatori.

Ubisoft, Microsoft e Devolver Digital hanno già confermato che terranno i propri eventi separati, e in questo contesto alcuni analisti stanno iniziando a chiedersi se ci sia effettivamente spazio per un E3 in futuro. La ESA però non si è arresa, e in risposta ha annunciato che l’ormai annullato E3 2020 sarà sostituito da una “online experience”.

Il problema però sorge quando, al concretizzarsi degli eventi rivali, mancano ancora dettagli su questo progetto di ESA. Dopo settimane di silenzio in cui la lobby videoludica statunitense non aveva più parlato dei propri progetti futuri, nei giorni scorsi hanno iniziato a trapelare alcune date, ma non quelle che ci si aspettava. Invece di maggiori certezze sull’evento del 2020, alcune indiscrezioni ancora non confermate hanno portato a galla possibili date per E3 2021.

Questo ha fatto sorgere il sospetto che il progetto della Online Experience fosse ormai stato abbandonato. A mettere un freno alle speculazioni ci ha pensato una dichiarazione della ESA stessa.

“Dato lo sconvolgimento portato da COVID-19, non terremo un evento digitale E3 a giugno. Lavoreremo invece con gli espositori per promuovere e ospitare le loro conferenze, sfruttando anche il nostro sito. Riporteremo l’industria ad incontrarsi nel 2021 con un nuovo E3 che mostrerà tutte le novità dell’industria ed emozionerà il pubblico.

Il progetto sembra aver quindi cambiato forma. Ha assunto quella di un E3 digitale ridotto, con un mero ruolo di promozione delle iniziative individuali delle grandi aziende del mondo dei videogiochi.