Avete mai sognato di spacciare droga?
Ok, rileggendo questa prima frase noto che forse c’è qualcosa che non va, ma è letteralmente questo che il gioco in esame vi propone. Drug Dealer Simulator è, di nome e di fatto, un simulatore di spaccino, in cui dovete rivendere svariati tipi di droghe ai vostri sempre più numerosi clienti e allargare così il vostro regno del crimine. Il nome potrebbe portare a pensare che si tratti di un gioco trash, sviluppato male, senza alcuna cura e che vuol fare soldi facili, un po’ come i giochi russi in cui ridete un’oretta per poi chiedere il rimborso a Steam sperando vi venga accettato. Bhe, potete accantonare tranquillamente queste idee: Drug Dealer Simulator è incredibilmente più profondo e curato di quanto io stesso mi aspettassi.

Drug Dealer Simulator

Senza alcun retroscena circa la storia del protagonista, ci svegliamo in una piccola casetta, senza un lavoro e con pochissimi soldi da parte. Insomma, non siamo proprio in una buona situazione, per fortuna un amico ci propone un lavoro dai guadagni facili e veloci: vendere un po’ di droga per lui. Da lì parte quindi la nostra scalata al successo, come dei novelli Heisenberg ignoranti in chimica. Il gioco sembra essere ambientato in un mai nominato quartiere sudamericano, tanto che compriamo droga da un misterioso cartello e ciò spiegherebbe anche l’astio e la brutalità della polizia, con tanto di coprifuoco vigente dalle 21 alle 7. Immediatamente veniamo introdotti al semplice sistema di Drug Dealer Simulator: dobbiamo comprare la droga dal nostro fornitore, portarla a casa, posarla sul tavolo in modo da dividerla in pacchetti pronti per la vendita e aspettare i messaggi. Tutti i vari contatti e le richieste avvengono tramite il nostro portatile, con il quale riceviamo e rispondiamo ai messaggi tramite una piattaforma anonima. Il gioco è tutto in prima persona, i modelli e le animazioni sono semplicemente orripilanti ma fa nulla: non sono poi l’elemento principale, noi dobbiamo pensare alla droga e a fare un mucchio di soldi. In compenso la software house è stata brava nel caratterizzare il quartiere in cui viviamo, con tante piccole chicche sparse ovunque: murales, musica sparata a tutto volume dalle varie case, non c’è quasi mai silenzio in città tranne di notte, quando la situazione diventa anche inquietante.

Dopo aver fatto i nostri primi scambi è possibile salire di livello e potenziare così una delle nostre abilità: ad esempio possiamo decidere di avere più stamina, correre più velocemente oppure avere tasche più capienti,in modo da portarci dietro più roba. Aumentare di livello permette anche di sbloccare nuove zone della città in cui vendere la nostra merce, a patto che si sia raggiunto anche un buon grado di rispetto nelle altre aree e in questo caso è buona regola farsi anche un giretto, magari con qualche campione gratuito in tasca, in modo da regalarlo a qualcuno e accalappiare così nuovi clienti. Bisogna stare attenti però, di giorno è relativamente semplice girare per la città ma gli ordini non sono molti. È di notte che inizia il divertimento: molti più ordini, molti più soldi ma anche pattuglie di polizia. Inoltre, più lavoriamo bene, più aumentiamo il nostro giro di affari ma al contempo attiriamo anche molto l’attenzione. Con il passare delle ore le pattuglie aumentano di numero, potrebbero anche dotarsi di cani antidroga dal fiuto infallibile fino ad arrivare a veri e propri raid della DEA. Nel caso in cui una semplice pattuglia voglia effettuare una perquisizione è sempre meglio tentare la fuga, anche perché di solito nello zaino è presente una discreta quantità di vari tipi di droghe pronte per la vendita. Nel caso in cui la fuga vada male, perdiamo tutto ciò che era in nostro possesso al momento della cattura. Quindi, se vi siete portati dietro giusto la quantità per la vendita e basta, poco male, ma se vi siete dimenticati di lasciare a casa i soldi faticosamente guadagnati dopo una giornata di lavoro, potete dirgli addio. Ponderate bene cosa portare con voi, ogni oggetto ha un peso, è fisico e occupa spazio, compresi i soldi, che è sempre meglio lasciare nell’armadietto di casa a meno che non vogliate fare un po’ di shopping nei vari negozi.

D’altronde, continuando a guadagnare soldi possiamo anche permetterci di trasferirci da un’altra parte. È possibile infatti sbloccare nuove basi e nuovi nascondigli, con metrature sempre maggiori e da arredare tramite un basilare sistema di housing, così come strumenti per il taglio delle droghe sempre più precisi. Dopo aver preso dimestichezza con le basi del gioco è buona regola iniziare a tagliare un po’ la droga pura che acquistiamo, in modo da averne un peso maggiore per la vendita e ricavarne così più soldi. Acquistando ad esempio bicarbonato o detersivo in polvere possiamo allungare le nostre polverine bianche. State attenti però: ogni cliente ha un suo personale indicatore di gradimento, se la roba tagliata che vendiamo non gli è gradita, potrebbe anche smettere di ordinare. È sempre buona regola aspettare che un cliente diventi dipendente, in modo da poter gradualmente abbassare la qualità (più scrivo queste cose più mi sento sporco). Peccato però che tutto il meccanismo che vi ho appena descritto potrebbe presto diventare noioso. Tutto quanto si riduce, dopo qualche ora, a posare la droga che abbiamo addosso sul tavolo da lavoro, entrando così in una sottofase. Dopo aver posizionato la droga dobbiamo spostarla all’interno di un contenitore, sul quale dobbiamo poi successivamente cliccare, decidere quanti pacchetti creare e di che peso. Questo procedimento diventa davvero estenuante e noioso, soprattutto quando cominciamo ad avere diversi tipi di droghe da vendere e in sostanza, alla fine dei conti, il gioco è tutto qua. Compra, taglia, dividi, vendi, ripeti. C’è da dire comunque che proprio quest’ultimo problema potrebbe essere tranquillamente risolto tramite delle patch future e il gioco, tutto sommato, non è da buttare. Certo, forse il prezzo è leggermente altino per quanto proposto ma in caso di sconti ve lo consiglio. L’offerta è corredata anche da una buona traduzione in italiano, con tanto di slang buttato un po’ a caso nelle varie frasi.