Grazie allo sblocco della fase due, ho avuto l’occasione di fare visita ad alcuni “Congiunti” appassionati di giochi da tavolo e così finalmente abbiamo avuto la possibilità di mettere mano su “DOOM” della Fantasy Flight Game, gioco chiaramente ispirato e allineato all’ambientazione e alla lore del videogioco di ultima generazione che tutti conosciamo.

Inizio subito col dire che il titolo si presenta benissimo. Già a partire dalla scatola si capisce che la volontà di realizzare un prodotto esteticamente valido c’è stata tutta. Sicuramente gli amanti del titolo videoludico noteranno le grafiche inconfondibili che fin da subito ci catapultano nel mood di ciò che andremo man mano ad esplorare.

I componenti

Considerando che è un gioco improntato principalmente sull’avventura, è importantissimo che riesca a trasmettere fin da subito ai giocatori un certo grado di immersione e qui la componentistica la fa assolutamente da padrone. Le miniature sono eccellenti, dettagliate, grandi ma non troppo, rendono perfettamente l’idea di ciò che ci aspetta sia per combattere che da combattere! I demoni sono perfettamente rappresentati in pose plastiche e aggressive e rispettano fedelmente quelli presenti nel gioco. I marine al contrario sono risoluti e ci danno proprio l’idea del “fatevi sotto figli di puttana” (scusate il francesismo, ma non avrei saputo esprimere meglio il concetto). Le carte e i manuali sono veramente molto belli, rappresentativi, immersivi e soprattutto le carte sono leggermente plasticate, proprio per evitare che si possano usurare con il normale utilizzo. Certo, per i puristi si consiglia sempre l’uso delle foderine. Il tabellone è rappresentativo e soprattutto, cosa fondamentale per questo genere di titoli, è modulare, il che lo rende estremamente comodo soprattutto quando c’è da rimetterlo a posto all’interno della scatola, e ciò amplia le possibilità di gioco senza incorrere in fastidiose o noiose ripetizioni. C’è da dire però che in alcuni punti potrebbe risultare un po’ confusionario, ma d’altronde è destinato ad ospitare tutto il fulcro dell’azione e al suo interno vi sono rappresentate tutte le cose più importanti ai fini della preparazione delle missioni. Va sottolineato che, nel momento in cui bisogna montare uno scenario, può risultare difficoltoso capire quali pezzi vadano utilizzati e quali no, in quanto le scritte identificative dei moduli del tabellone sono davvero troppo piccole, e risultano quasi nascoste.

Il gioco

Il nostro entusiasmo iniziale ha subito una battuta di arresto quando abbiamo notato che ci sono ben tre manuali all’interno del gioco ed ognuno ha una sua funzione ben specifica, perciò avremmo dovuto leggerli tutti: Descrizione degli scenari, Compendio delle regole, Regolamento. Il regolamento e la descrizione degli scenari sono fondamentali, mentre il compendio delle regole vuole essere principalmente un supporto da utilizzare durante tutta la partita, soprattutto se si è alle prime armi. Gli scenari sono abbastanza rapidi da preparare, l’importante è leggere attentamente la mappa sul manuale che ne descrive la composizione e prendere confidenza con la mole di segnalini di cui avremo bisogno. Tuttavia la nota dolente arriva principalmente sul regolamento, il quale in alcuni punti ci è sembrato desse molto per scontate alcune dinamiche, che però non lo erano affatto. In sintesi bisogna prestare molta attenzione a come si affronta la lettura delle regole, poiché una minima distrazione potrebbe non farvi capire assolutamente nulla di come si dovrebbe sviluppare l’azione e questo potrebbe generare una certa frustrazione soprattutto in un gruppo in cui ci sono persone che si cimentano nel gioco per la prima volta.

Ad ogni modo non appena appresi i primi rudimenti e iniziata la partita, posso dirvi che abbiamo avuto fin da subito belle soddisfazioni: mostri, armi da raccogliere, obbiettivi da catturare, glifi da attivare, coperture da utilizzare… sicuramente dovrete sempre pensare a cosa fare nel vostro turno successivo. Inoltre una cosa che mi ha lasciato soddisfatto è il bilanciamento dei combattimenti, su cui in verità inizialmente ero abbastanza scettico. Proseguendo durante lo sviluppo della missione ci siamo resi conto che è un titolo davvero godibile sotto molti punti di vista e una delle cose che lascia davvero contenti è l’effetto visivo del campo di gioco man mano che si riempie di mostri e marine. Certo, le partite non sono brevi: non pensate neanche di iniziare a giocare se non avete tempo da dedicargli, considerate infatti che una partita media può durare fino a 3 ore, escludendo tutti i dubbi e le incertezze sulle regole, che inizialmente vi porteranno via tanto tempo anche solo per consultare i manuali.

Quindi il gioco è promosso ed è sicuramente un titolo per appassionati di giochi da tavolo che apprezzano le sfide e che magari amano DOOM. Certo non è un gioco semplice, ma questo a mio parere non è assolutamente un difetto, anzi. Sta di fatto che se deciderete di acquistarlo e saprete dedicargli il giusto “amore” lui di certo vi ricambierà con combattimenti ed evocazioni di demoni da macellare di cui poi non potrete più farne a meno.