Willy Morgan and the Curse of Bone Town è il secondo titolo distribuito dal publisher VLG e sviluppato dal team italiano ImaginaryLab. Il videogioco è un’avventura punta e clicca dallo stampo classico che unisce un mondo fantasy ad un tema piratesco e al mondo moderno che ci circonda. Ad un primo impatto sono sicuro vi si fionderanno in mente le classiche avventure grafiche della LucasArts.

La trama vede l’adolescente Willy Morgan alla ricerca della verità sul mistero che riguarda la scomparsa del padre, accaduta una decina di anni prima dei fatti della timeline.
Willy si trova dunque a cercarlo, grazie anche all’aiuto di una lettera recapitata, a Bone Town, un pittoresco e non troppo abitato villaggio di pirati che sembra appartenere ad un’epoca ormai passata. Per cercare ulteriori dettagli e ricostruire cosa sia successo, Willy è quindi costretto a parlare con i vari abitanti e vivere un’affascinante avventura sull’isola.

Willy Morgan and the Curse of Bone Town
Bone Town in tutta la sua bellezza

Trattandosi di un’avventura grafica punta e clicca, probabilmente un qualsiasi giocatore potrebbe pensare che le azioni a propria disposizione siano limitate. In parte è vero, ma in Willy Morgan and the Curse of Bone Town il giocatore ha la possibilità di “visitare” la città di Bone Town (a dir la verità non proprio grandissima) con l’opportunità di poter interagire con i personaggi o gli oggetti presenti all’interno del gioco. Ho apprezzato particolarmente come gli sviluppatori abbiano deciso di mettere delle frasi simpatiche per discutere con gli NPC, che per certi versi ricordano quelle che si potevano trovare in Monkey Island – forse queste sensazioni però sono dovute anche a Bone Town, una città piratesca ispirata palesemente all’opera sopracitata- e con tali frasi che sono state interamente doppiate in inglese. Credo che sia stata una trovata molto intelligente poiché in un sol colpo, nonostante l’opera sia stata creata da un team completamente italiano, il gioco è disponibile con il linguaggio universale: l’inglese. Chi non è anglofono e non mastica bene l’inglese può però tranquillizzarsi subito: anche se il doppiaggio rimane interamente in inglese, è presente la localizzazione in italiano. Per poterne usufruirne vi basta semplicemente selezionarla dai settaggi iniziali per poi poter giocare con la nostra lingua.

Tra le attività presenti all’interno di Willy Morgan and the Curse of Bone Town, ciò che ci troviamo a svolgere più frequentemente è discutere con i personaggi presenti nel mondo, cercare oggetti e indizi in giro per la mappa, aiutare i character presenti (o distrarli con qualcosa) per poter quindi cercare qualche ulteriore indizio. Ci ritroviamo spesso a ripetere queste azioni a loop, ma in un’avventura punta e clicca questi avvenimenti sono clichè abbastanza inevitabili. Tuttavia, le meccaniche sono inserite in contesti coerenti e capire quali oggetti utilizzare o combinare in determinate situazioni potrebbe mettere non pochi bastoni tra le ruote a chi non è solito giocare titoli di questo genere. Nulla di impossibile, sia ben chiaro, ma comunque potrebbe portare qualche difficoltà.

Willy Morgan and the Curse of Bone Town
Interagire con i personaggi è fondamentale per il proseguo della storia.

Uno degli aspetti che ho trovato molto piacevoli e divertenti, al di là delle già citate simpatiche interazioni con i personaggi, è un fattore certamente non trascurabile e scontato: l’amore degli sviluppatori nell’inserire all’interno del proprio titolo diversi easter egg sparsi all’interno dell’isola. Fidatevi: ritrovare numerosi oggetti  riconoscibili nella cultura pop odierna può donare sensazioni piacevoli. State tranquilli, non vi spoilero cosa potete trovare, ma l’unico “indizio” che vi posso dare è che potreste riconoscere anche alcuni elementi riconducibili alla Marvel (e non solo).

Purtroppo l’unica nota stonata è la longevità: in circa 3 ore (specialmente per chi è particolarmente avvezzo a questo genere di giochi) è possibile concludere senza troppi problemi il titolo, in quanto la trama e gli eventi circostanti sono abbastanza lineari e, per certi aspetti, prevedibili.

Willy Morgan and the Curse of Bone Town
Willy sa come intrattenervi con le sue battute simpatiche.

Il mio amore per i giochi punta e clicca, affievolito ormai da tempo, dato che è rarissimo trovare titoli simili, è stato magicamente riacceso grazie a Willy Morgan and the Curse of Bone Town. Anche se la storia procede in modo abbastanza lineare, ho trovato il gameplay interessante e accattivante. La trama ha sbloccato in me la determinazione a continuare a giocar di fila, fino alla soluzione del mistero che lega Willy a Bone Town. Anche se forse sono passati numerosi anni dall’ultimo punta e clicca che avete provato, mi sento di consigliarvi questa avventura grafica italiana che potete trovare attualmente su Steam (o in alternativa su GOG Galaxy) al prezzo di 19,90 euro.