The Last Campfire, l’ultimo titolo sviluppato da Hello Games, è finalmente arrivato sul mercato, ma al team britannico questi giochi semplici e pucciosi potrebbero stare un po’ stretti. In un’intervista a Polygon, Sean Murray ha tirato i primi indizi sul loro prossimo progetto.

Murray ha parlato dell’attuale divisione di Hello Games. Delle 26 persone che compongono lo studio; 3 sviluppatori hanno composto il team dietro a The Last Campfire, mentre le altre 23 sono state divise in altri due gruppi: il primo continua a lavorare a No Man’s Sky: Beyond, mentre il secondo ha iniziato la pre-produzione del nuovo progetto. Nonostante il buon Sean non abbia approfondito ulteriormente la situazione, ha voluto esprimere due parole su No Man’s Sky e su come il flop sia stato una lezione per tutti:

“C’è questo calice avvelenato o il patto col diavolo, e penso che qualunque sviluppatore indie trovi questa scelta piuttosto difficile. Se potessi tornare indietro scegliere per No Man’s Sky, trovare la giusta direzione si rivelerebbe molto difficile. Quando hai un interesse incredibile per il gioco, hai anche tante aspettative. È come lanciarsi con un razzo verso il sole, ma costruire il razzo durante il tragitto. E visto dove siamo arrivati con il gioco, con migliaia di ore giocate e una community soddisfatta, sono contento del patto che abbiamo fatto.”