Dall’uscita di Switch molti giocatori hanno riportato un particolare difetto nell’analogico dei Joy-Con della console Nintendo. Questo infatti dopo pochi mesi dall’acquisto, comincia ad allentarsi rendendo difficile, se non impossibile, giocare.
Nonostante esista già una class-action contro questo difetto, Nintendo si è ritrovata ad affrontare in California un’altra causa, portata avanti da un ragazzino di undici anni e da sua madre.
Il nome del bambino, secondo quanto riporta Wired, sarebbe Luz Sanchez. Fin dall’acquisto della console nel 2018, quando Sanchez aveva solo otto anni, si sarebbero verificati problemi con il Joy-Con. Questo inconveniente ha obbligato la madre di Luz a comprare un nuovo set di controller, che però hanno resistito solo pochi mesi.
Dopo la rottura del terzo set di Joy-Con, la famiglia ha deciso di procedere per vie legali. Il risarcimento che Luz e la madre hanno chiesta si aggira attorno ai 5 milioni di dollari. Le accuse rivolte a Nintendo sono di aver nascosto, a fine di profitto, il difetto di produzione dei controller. Una sorta di truffa in pratica, o una malcelata obsolescenza programmata.
Fin dal 2019 in realtà Nintendo ha ammesso questo difetto, offrendo riparazioni gratuite per tutti coloro che si ritrovassero con l’analogico del Joy-Con difettoso. La pandemia però ha reso queste operazioni più complesse. Lo stesso presidente di Nintendo Shuntaro Furukawa ha chiesto scusa per questo inconveniente.