I visori VR sono stati una delle innovazioni tecnologiche più straordinarie nel campo delle periferiche. Non sono però ancora esattamente come ce li immaginavamo. Anche se l’immersione visiva è totale, l’utilizzo di controller, per quanto adeguati allo scopo, è ancora d’ostacolo ad un’esperienza di “vera” realtà virtuale.

Valve, che già produce l’headset più avanzato sul mercato, sembra però intenzionata a superare questa barriera. In un’intervista a 1 News Gabe Newell ha spiegato in dettaglio i progetti cui Valve sta mettendo mano, progetti che ruotano attorno a OpenBCI Galea.

BCI sta per Brain Computer interface, interfaccia cervello-computer. Galea è un progetto open source che punta alla creazione di un device che interpreti direttamente i segnali del cervello, bypassando il corpo per arrivare direttamente alla fonte delle informazioni.

OpenBCI Galea
Immagine illustrativa del progetto Galea di OpenBCI

Questa collaborazione dovrebbe permettere agli sviluppatori di analizzare e interpretare i segnali provenienti dal sistema nervoso centrale. Secondo Newell ogni sviluppatore dovrebbe prepararsi per avere a disposizione un test kit di questa tecnologia entro il 2022. 

L’intervista prosegue con affermazioni molto estreme sulla “bassa qualità” delle “periferiche” tramite le quali percepiamo il mondo che ci circonda (occhi e orecchie). L’esperienza che questa nuova tecnologia potrebbe mettere a disposizione renderebbe il mondo reale grigio e piatto.

Cyberpunk 2077 ha appena fatto in tempo ad uscire e la realtà sembra già pronta a superarlo.