Il professore Tore Olsson, docente di Storia presso l’Università del Tennessee, ha creato un nuovo corso di Storia per i suoi alunni, dal titolo “HIUS 383: Red Dead America”, il cui inizio è previsto per agosto 2021.

Il nome non è stato scelto a caso: la classe utilizzerà Red Dead Redemption e Red Dead Redemption 2 come punto di partenza per esplorare e approfondire il periodo della storia americana, che va dal 1899 al 1911.

Il professore ha menzionato lo storico Jonathan S. Jones, per averlo ispirato a creare il corso di studio, prendendo come spunto di riflessione un articolo per Slate scritto proprio dal collega, in cui viene esaminato come Red Dead Redemption 2 descriva e consenta ai giocatori di interagire con il passato razzista degli Stati Uniti d’America.

Attraverso il suo profilo Twitter, Olsson ha precisato che i videogiochi, pur non essendo  sempre storicamente accurati, offrono comunque interessanti spunti per la discussione di numerose tematiche e questioni storiche.

Sempre su Twitter il docente ha stilato una lista degli argomenti che il corso affronterà, come ad esempio il mito della frontiera, la Rivoluzione Messicana, il Colonialismo e la discriminazione razziale verso i nativi americani, le violenze razziali negli Stati del Sud e il movimento per il diritto di voto alle donne.

 

Il corso, a detta del docente, non richiederà il possesso del gioco, anche se si presume che gli studenti abbiano già giocato ai due titoli Rockstar.

Il professore nutre notevoli speranze sul suo corso, e si augura che il suo modo poco ortodosso e non tradizionale di insegnare la Storia attiri sempre più studenti e ispiri altri professori a pensare lezioni innovative e originali, utilizzando anche i videogiochi come strumento didattico.

Non è la prima volta che un videogame venga usato come materiale didattico: basti pensare a This War of Mine, presente nella lista delle letture raccomandate per le scuole polacche.

Questo è un altro importante traguardo raggiunto dal medium videoludico, a conferma di come non si limiti a farci solo divertire.