Pensavamo che il 2021 sarebbe stato un anno meglio dopo che il 2020 ha visto una pandemia esplodere a livello mondiale. Eppure sembra che le cose possano andare ancora peggio. Perché nessuno dei problemi del 2020 sembra finire, anzi, sembra accentuarsi. Ma qui siamo su PDVG. A noi interessa poter comprare le console di ultima generazione e le nuove CPU e GPU per i nostri computer. Compito che appare alquanto arduo, ecco perché.

Perché c’è una carenza di GPU e console e costano così tanto?

Perché la domanda è superiore all’offerta.

Perché non aumentano la produzione?

Tutti i produttori stanno cercando di aumentare la loro capacità produttiva ma non è un processo né veloce né economico.
Molte nuove fabbriche annunciate saranno pronte solo tra anni. Pensate che i soldi del recovery found per cercare di risanare l’Italia ammontano a 206 miliardi in 6 anni. Che è la stessa densità di spesa di un solo costruttore di semiconduttori per aumentare la produzione.

Come si è arrivati a questo? Di chi è la colpa?

Della gente che compra troppo.

No, non è vero, è un complotto per mantenere i prezzi alti. La colpa è dei produttori.

Diciamo che è stata una concomitanza di fattori. All’inizio della pandemia, nel 2020, i governi mondiali sembravano allineati: applicare restrizioni che avrebbero portato a recessioni. Quindi tutti i costruttori hanno abbassato le loro previsioni ed hanno iniziato a disdire ordini e comunque a rilassare la produzione in vista dell’assodato “se la gente non ha soldi, non li spende”.
Mai cosa fu più sbagliata e l’assurdo incremento di vendite del settore videoludico ed informatico, sia per svago che per DAD, smartworking e mining, ha praticamente scombussolato tutti i piani.

Chi è che produce l’elettronica per il mondo? Come è organizzata la produzione?

Nel mondo non ci sono poi molte fabbriche. I grossi produttori sono Samsung, TSMC ed Intel. La produzione avviene pianificando con mesi di anticipo cosa mi serve. Prendiamo un’azienda come Apple. Secondo le sue stime venderà 1 milione di iPhone 12. Le serviranno quindi 1 milione di chipset, di schermi, di unità di memoria e così via. Quindi va a chiedere alle fabbriche di componenti di avere per un dato mese 1 milione di iPhone 12 e la produzione giornaliera viene tarata per raggiungere quell’obiettivo. Di iPhone 12 non c’è particolare penuria, il che vuol dire che il bilancio tra previsione, domanda ed offerta è stato azzeccato da Apple. Provate ad immaginare un cliente che prima vi dice: “oh guarda, quest’anno venderemo di meno, taglia le mie forniture del 20%.” Tu da buona fabbrica, prendi quel 20% di capacità produttiva persa e la vendi subito a qualcun altro, come l’esercito americano o la Apple. Poi il cliente di prima ritorna dicendo: “ho sbagliato tutto, non ho più nulla dei magazzini, non è che mi aumenti la produzione del 40% rispetto a prima?” e tu fabbrica non hai più spazio per accontentarlo.

Ma quindi il problema sta solo nella produzione? Le materie prime da cui hanno origine questi componenti sono a posto?

Per l’elettronica di consumo sì. Per le automobili bisogna fare un discorso diverso: il passaggio alle auto elettriche sta stressando notevolmente la capacità estrattiva degli elementi necessari per la costruzione di batterie. Si stanno sviluppando tecnologie sempre meno dipendenti da questi materiali quindi negli anni si stabilizzerà tutto il processo.

E Nvidia? AMD? Intel? Sony? Microsoft? Nintendo? Volkswagen?

Ovviamente, essendo prodotti diversi, ognuno ha esigenze diverse. AMD si è trovata all’interno della tempesta perfetta. Tutti i loro chipset vengono costruiti dalla fabbrica Taiwanese TSMC. Questa fabbrica, nell’estate del 2020, aveva raddoppiato i tempi di consegna: da 3 mesi circa a 6 mesi. Inoltre ha il compito proprio di fabbricare tutta la linea di processori AMD, di schede grafiche AMD e i chipset di tutte le console next gen. Tutte con la stessa tecnologia. Nvidia non se la cava meglio affidandosi a Samsung come costruttore, avendo una produzione molto sottodimensionata rispetto alle richieste. Nintendo, essendo basata su un processo produttivo più vecchio, rodato e con una produzione stabile rispetto alle richieste, non ha subito problemi. Intel, avendo fabbriche proprie ed una richiesta più blanda nel settore consumer, non ha problemi. Per ora. Il mercato dell’automotive sta esplodendo ed implodendo contemporaneamente come già detto, tra il passaggio ad auto elettriche e la necessità crescente di batterie ed elettronica.

Quando finirà tutto questo?

Mai.

Stai scherzando?

Si. Forse.

Quindi quando finirà esattamente?

Difficile dirlo. Il problema si sta spostando su componenti dal costo di 1$ ciascuno. Dispositivi che si trovano in praticamente ogni cosa. Parliamo di display driver, responsabili nella gestione di schermi, e regolatori di tensione per gestire i flussi di energia dei componenti. Questi sono costruiti con metodi oramai superati ma super testati e rodati e provare ad alterarli è una sfida enorme. Per la fine dell’anno si ipotizza che questo problema intaccherà anche Intel, che per ora ha resistito grazie alle sue fabbriche. Alcuni governi si sono resi conto che basare l’80% della produzione di chipset mondiale su 3 fabbriche in croce qualcosa che non è destinato a durare. TSMC ha annunciato investimenti per 100 miliardi di dollari in tre anni per ampliare la sua capacità produttiva. Intel costruirà una nuova sede produttiva in Arizona per 20 miliardi ed offrirà i suoi servizi di fabbrica a terze parti.
Secondo diversi esperti, la situazione dovrebbe migliorare per il 2023. Ma se ci saranno altre incapacità di prevedere offerta e domanda, avremo problemi per tutta la decade.

Si ma quando posso comprare una console senza svenarmi o stando ad aspettare i bot nelle chat?

Cosa le comprate a fare le console che non ci sono ancora i giochi next gen. Li stanno rimandando tutti. Non abbiate fretta.

E per rifarmi il computer?

Prega affinché le monete virtuali crashino così il mercato sarà inondato di GPU usate per mining. Ora come ora la speranza sono i pre-assemblati dei system integrator, che hanno canali prioritari rispetto al negozio che vende il singolo componente.

Ma le GPU usate per mining non sono usurate e quindi inutili?

In generale vengono tarate per poter operare 24/7 in regimi di maggiore efficienza. Una volta recuperate per gaming, se lasciate lavorare a ritmi più rilassati, giocando bene con le impostazioni e dopo una sostituzione di pasta termica e controllo al dissipatore, si dimostrano comunque funzionali.