Riot ha inviato un reclamo ufficiale tramite i propri avvocati agli sviluppatori di Chronoshift, progetto legacy fan made di League of Legends. La lettera li accusa di aver violato la proprietà intellettuale dell’azienda. Se la storia fosse questa non ci sarebbe nulla di strano, ma il sito del progetto, che la lettera intima di chiudere, era già offline da giorni.

Questo perché dietro a quella che sembra una semplice violazione delle norme legali di League of Legends si nasconde una vicenda strana. Eventi che gettano ombre sul modus operandi delle grandi aziende nei confronti dei piccoli sviluppatori.

Le accuse

Un buon punto da cui cominciare questa storia è un post su Reddit, nel sub r/PCGaming, comparso il 24 aprile ed immediatamente balzato all’attenzione di tutta la community. In quei pochi paragrafi gli sviluppatori di Chronoshift accusano Riot di averli minacciati, e di aver chiesto in cambio accesso al sito e al codice del loro progetto.

Prova cardine di questa accusa è uno screen di alcuni messaggi Discord, scambiati tra uno sviluppatore di Chronoshift e un certo Zed, che afferma di essere parte del team di sicurezza di Riot. I primi messaggi sembrano una normale conversazione, ma presto lo scambio assume un tono molto strano.

Zed non tarda a far capire allo sviluppatore che lui e il suo team stanno osservando ogni loro mossa, e a mostrare di conoscere i nomi dei membri del team di Chronoshift. Il presunto dipendente Riot chiede accesso al codice sorgente, al sito Chronoshift.dev, e a tutte le informazioni condivise con gli altri sviluppatori.

Oltre alla poca professionalità dello scambio il tono dei messaggi di Zed è quantomeno da bullo, e rasenta la minaccia. “Dacci quello che vogliamo e non vi faremo causa”, “Sono nel security team, trovo gente e faccio cose”, frasi che nessuno si aspetterebbe dal rappresentante di una grande compagnia.

Infatti molti utenti hanno accolto le accuse degli sviluppatori di Chronoshift a Riot con scetticismo. Era facile immaginare che dietro a Zed si nascondesse qualcuno che si spacciava per Riot, in modo da ottenere accesso al sito di Chronoshift. Così la storia è rimasta per 72 ore confinata dentro Reddit, mentre il progetto veniva interrotto e sul sito appariva un semplice comunicato che informava dell’avvenuta chiusura.

Il reclamo ufficiale di Riot

Infine Riot ha confermato che in data 28 aprile il team di sviluppo di Chronoshift ha ricevuto una lettera ufficiale che richiede la sospensione del progetto e la consegna all’azienda del codice sorgente per violazione della proprietà intellettuale e delle normative legali dell’azienda.

Nel comunicato Riot ammette anche che Zed è infatti parte del security team dell’azienda e si dice delusa dal suo comportamento. L’azienda avvierà un’indagine interna e adotterà le adeguate misure nei suoi confronti.

La richiesta di consegna del codice è, stando alla lettera, una procedura standard in questi casi, per assicurarsi che nessun altro possa procedere con il progetto all’insaputa dei legittimi proprietari. Questa precisazione è stata aggiunta in risposta alle speculazioni che volevano Riot intenta a sviluppare il proprio progetto legacy di League of Legends, e di conseguenza interessata a incorporare il lavoro di Chronoshift.

Prima che il sito del progetto andasse completamente offline, gli sviluppatori hanno postato un ultimo messaggio, che secondo quanto riportato da PCGamer recitava:

“Siamo incredibilmente delusi dal comportamento di Riot. Invece di aprire una conversazione sul futuro e sull’interesse di questo progetto, hanno deciso di trarne vantaggio gratuitamente, utilizzando un’azione legale”