Resident Evil Village, proprio come il suo precedente capitolo Resident Evil 7 uscito nel 2017, mette da parte l’atmosfera trash da film Z classica della serie in favore di uno stile molto più horror ed un gameplay in prima persona riconducibile ad altri giochi del genere come Outlast o Amnesia. Eppure, come spiega Capcom durante un’intervista per Axios, questo cambio di rotta non è stato gradito da tutti.
Secondo il producer di Resident Evil Village, Tsuyoshi Kanda, ai tempi dello svilutto del settimo capitolo il team aveva il bisogno di rendere il gioco più spaventoso, portandoli però ad alcuni feedback negativi da parte della community:
“Alcuni dei feedback che abbiamo ricevuto riguardo a RE 7 dicevano che era fin troppo spaventoso da giocare. Da un lato, questo è esattamente quello a cui miravamo, quindi per noi è un complimento. Ma allo stesso tempo, il nostro obiettivo è sempre quello di creare qualcosa in cui tutti si possano sentire a proprio agio, quindi in RE Village abbiamo allentato la tensione rispetto a Biohazard, per non mettere i giocatori in uno stato di costante terrore.”