Anche quest’anno il BAFTA (British Academy of Film and Television Arts) ha tenuto la cerimonia dedicata al premio Young Game Designer, volto a mettere in risalto le creazioni (che si tratti di un concept o di un prototipo completo) delle giovani premesse.

I premi sono divisi in 4 categorie, due premi dedicate al concept e due dedicati al game making, rispettivamente divisi per fasce d’età dai 10 ai 14 anni e dai 15 ai 18 anni. Senza scomodarci in ulteriori indugi, ecco i 4 vincitori di quest’anno:

Game Concept Award (10 – 14 anni): Rewind

Habiballah Butt: “Il gioco ha lo scopo di aiutare le persone a comprendere il dolore e come funziona, in modo da essere più preparati ad aiutare qualcuno che lo sta vivendo. Il gioco si svolge all’interno di un piccolo spazio 3D. Tu controlli il giocatore, un piccolo personaggio liscio che deve attraversare i livelli e completare particolari azioni prima che quest’ultime scadano per raggiungere il livello successivo. Ogni livello si svolge nello stesso spazio, che viene manipolato per rappresentare i cinque stadi del dolore.”

Game Concept Award (15 – 18 anni): Wish You Were Here

Harry Rimmer: “Il gioco è un mystery/puzzle game, dove il giocatore interpreta il ruolo di un detective in grado di utilizzare delle cartoline per viaggiare nel tempo per risolvere numerosi casi. Tuttavia, questo viaggio nel tempo è limitato ad un solo giorno per ognuna delle quattro stagioni, quindi non si può viaggiare al giorno in cui il crimine è accaduto per risolvere il caso.”

Game Making Award (10 – 14 anni): Getting out of it

Andrew Ah-Weng: “Si tratta di un breve platformer dove si usano un jetpack e una corda per dondolare. In questo gioco, usi questi oggetti per esplorare un piccolo mondo sotterraneo, per poter uscire. L’obiettivo è quello di azionare due leve nascoste all’interno di due diverse sfide di platforming. Il tempo trascorso ed il numero di morti è visibile a schermo, in modo da incentivare le speedrun o le partite senza morti.”

Game Making Award (15 – 18 anni): Thoughtless

Sara Szasz: “Un’avventura in prima persona dove interpreti un detective in cerca del suo zio scomparso all’interno di un maniero più vicino alla finzione che alla realtà. Incontrerai lo staff del maniero, aiutandolo con i loro problemi per raggiungere nuove stanze ed arrivare vicino alla soluzione del mistero su cosa sta accadendo veramente. Andando avanti, scoprirai la verità sul maniero, sul non essere vero o, per meglio dire, sul suo essere un sogno, un posto sicuro creato da qualcuno per scappare dalla realtà.”