Definire PlayStation 5 una console introvabile è un po’ come scoprire l’acqua calda. Nei nove mesi successivi al suo lancio, il nuovo gioiellino di Sony è risultata quasi impossibile da ottenere, un po’ grazie alla piaga degli scalpers e un po’ a causa della crisi dei semiconduttori che ha limitato il settore tecnologico fin dall’inizio della pandemia.
Tuttavia, sembra che l’azienda nipponica abbia finalmente trovato un metodo alternativo per assicurarsi abbastanza componenti per produrre nuove unità.
Durante l’ultimo meeting finanziario, i vertici Sony come il CFO Hiroki Totoki hanno confermato ai propri investitori, di essersi assicurati abbastanza semiconduttori per poter produrre più di 22 milioni di console, una cifra che coincide con il loro nuovo obiettivo per l’anno fiscale: piazzare ben 15 milioni di console vendute entro la fine di Marzo 2022.
“La crisi dei semiconduttori ha avuto un impatto in diversi aspetti e attraverso diverse misure, abbiamo preso dei provvedimenti […] La scarsità di componenti non ci preoccupa.”
Lo scorso Aprile, lo stesso Totoki annunciò a Bloomberg di aver in mente diversi espedienti per aggirare questo problema, parlando non solo del rifornimento di questi componenti tramite terze parti, ma anche tramite alcuni cambiamenti nel design hardware della console. Che questa ritrovata fiducia nelle vendite sia stato il risultato di una di queste nuove strategie?
