Erano ormai mesi che le mosse di Netflix suggerivano un investimento nel mondo dei videogiochi. Tutto era cominciato con diverse assunzioni di ex dirigenti dell’industria videoludica.

Poi un report di Bloomberg aveva divulgato informazioni riservate riguardo la creazione di una divisione di gaming. Lo scorso due novembre è arrivato l’annuncio ufficiale: nasce Netflix Gaming. 

Netflix Games, nascita e ragioni del nuovo progetto

Tutto cominciò con l’assunzione di Mike Verdu. Ex dirigente di Facebook gaming e produttore di videogiochi tra cui The Sims, Verdu è stato il primo tassello nel nuovo progetto di Netflix.

Distribuire ma soprattutto produrre videogiochi partendo da zero non è però un’operazione semplice. Lo ha dimostrato Amazon, che pur partendo da una base economica solidissima sta faticando tantissimo ad affermarsi nel mondo videoludico.

Netflix vuole invece sfruttare la sua diffusione capillare sui PC e soprattutto sugli smartphone di milioni di persone per portare nuovi prodotti nelle mani dei propri abbonati. La mossa è sicuramente rischiosa, ma da un certo punto è stata anche obbligata.

Netflix non sta andando benissimo. Anche se non si può definire un’azienda in crisi, il servizio di streaming sta affrontando un periodo complicato. Da un lato sembra aver raggiunto una saturazione del mercato in tutti i paesi in cui è presente da diversi anni, come gli USA. Tutti o quasi hanno Netflix, quindi l’azienda non ha più spazio di crescita.

Dall’altro lato il settore si sta popolando di nuovi concorrenti. Da Disney+ ad HBO Max, passando per Prime Video, il mercato dello streaming è passato da un quasi monopolio ad una giungla di competitività, in cui è importante sapersi distinguere.

Queste due difficoltà spiegano la decisione di far nascere Netflix Games. La nuova offerta può attrarre quei pochi clienti potenziali che ancora non hanno un abbonamento, ed è anche un’ottimo modo per distinguersi dalla concorrenza ed avvantaggiarsi.

Come funziona il servizio, catalogo e prezzi

Netflix Games sarà accessibile tramite l’applicazione per smartphone di Netflix. Inizialmente l’opzione sarà disponibile soltanto per Android. Anche Netflix infatti sta avendo problemi con l’avversione di Apple alla vendita di giochi all’interno delle App disponibili nel proprio Store.

Pare che Netflix abbia però trovato una soluzione a questo problema, e renderà disponibili i propri giochi anche su App Store, così da aggirare le regole di Apple. La situazione è comunque da tenere sott’occhio per gli appassionati del processo Apple contro Epic, che si deciderà proprio attorno a questioni simili.

Come trapelato dalle indiscrezioni dei mesi scorsi, il prezzo dell’abbonamento rimarrà identico. Non ci sarà bisogno di pagare nulla in più, almeno per ora, per avere accesso ai videogiochi distribuiti sull’app.

Il catalogo è per ora molto scarno, e composto da soli giochi mobile. In vero stile Netflix, che come abbiamo visto al suo esordio in Italia tende a cominciare sempre con il freno a mano tirato queste nuove avventure, sono soltanto cinque i titoli presenti.

Due videogiochi si basano su una delle proprietà intellettuali più famose di Netflix: Stranger Things. Il primo è Stranger Things 3: The Game, già disponibile per altre piattaforme, l’altro è Stranger Things 1984, avventura puzzle pensata per mobile.

Per quanto riguarda gli altri tre titoli, Shooting Hoops, Card Blast e Teeter Up, sono semplicissime applicazioni per smartphone senza alcuna pretesa. Puzzle game ben realizzati ma altrimenti indistinguibili dalle decine di giochi simili già presenti sugli store.