Nintendo Wii è senza ombra di dubbio una delle console per videogiochi più innovative e di successo mai commercializzate ma se dobbiamo parlare di potenza pura, non c’è storia. All’epoca era la più debole da questo punto di vista e ha portato alcuni sviluppatori terze parti a saltare a piè pari la console, avvenimenti poi accaduti anche con Wii U.
In un’intervista con il podcaster Reece Reilly – Kiwi Talkz – l’ex ingegnere capo (technical lead engineer) di Metroid Prime, Jack Matthews (che ha lavorato ai tre giochi della serie Prime) ha ammesso che parte del motivo per cui ha lasciato lo studio non era solo la stanchezza, ma anche l’hardware “next gen” di Nintendo sottodimensionato. Per Matthews, rimanere con Nintendo ai Retro Studios avrebbe significato “stare un po’ in una scatola” e “un po’ indietro” rispetto ai tempi.
“Onestamente, quando è uscito Wii, dal punto di vista tecnico ne sono rimasto un po’ deluso e questo potrebbe anche aver causato un po’ di quella stanchezza, volevo davvero lavorare su cose interessanti e penso che anche Bryan Walker ne abbia parlato… […] tecnicamente stare con Nintendo significava stare un po’ in una scatola e un po’ indietro, ed è stato un problema creativo per me. Difficile giustificarlo. Le cose del controller erano davvero fantastiche e innovative, ma non sono un programmatore di giochi. Non faccio molto in termini di gameplay, la cosa più vicina al gameplay che riesco a raggiungere è lavorare sui visori.”
Matthews ha continuato la sua carriera fondando Armature Studios e lavorando su giochi come ReCore e Batman Arkham Origins: Black Gate.