Nel Maggio 2020, il canale YouTube NoClip festeggiò il 20°Anniversario di Arkane Studios con la pubblicazione di un documentario dedicato alla storia della software house francesce, dagli inizi fino alla release di Dishonored 2. Ad un certo punto del video, vennero spesi alcuni minuti per parlare di un grosso progetto mai andato in porto: Ravenholm, uno spin-off ambientato nell’universo di Half-Life, lo storico sparatutto in prima persona di Valve.
Il progetto nacque dalle ceneri di un altro titolo spin-off mai rilasciato e sviluppato inizialmente da Junction Point Studios (Epic Mickey) e che andava a ripescare alcune delle idee di gameplay proposte dal team americano, come l’utilizzo di un’arma magnetica in grado di combinare gli oggetti e risolvere diversi enigmi ambientali.
“In questo scenario, il tenente Shepard di Opposing Force avrebbe incontrato Padre Gregory, un prete rifugiatosi in un centro sperimentale. La struttura fungeva anche da ospedale infantile, si potevano vedere dei giocattoli lasciati per terra, era piuttosto inquietante. La cosa divertente è che all’epoca ci furono molte fughe di notizie sul progetto, e molti pensavano che fosse Half-Life 3 o un nuovo Half-Life 2 Episode. Il nostro codice sorgente (Source) era basato su Half-Life 2 Episode 1-2 perché ce lo aveva fornito Valve, però era davvero uno spin-off indipendente. Valve lo considerava un episodio? Forse, ma visto che non è mai uscito non lo sapremo mai.”
Purtroppo, Ravenholm venne abbandonato in fretta e furia da Valve, lasciando ad Arkane un breve prototipo funzionante ma ovviamente incompleto. Ebbene, a 15 anni dalla sua chiusura, NoClip ha finalmente divulgato il gameplay esteso del prototipo di Ravenholm, con la benedizione di Arkane Studios e soprattutto di Valve.
Il video è diviso in ben 5 capitoli, ognuno dei quali cerca di dare un’idea del progetto che Ravenholm sarebbe stato, mostrandone i livelli, le armi e le meccaniche più interessanti. Tra gli aspetti più interessanti e che vale la pena mettere in risalto, Ravenholm avrebbe permesso al giocatore – sfruttando la flessibilità dell’allora rivoluzionario Source Engine – di controllare la corrente elettrica, utilizzando gli oggetti, armi particolari come lo sparachiodi o addirittura l’acqua per risolvere puzzle ambientali, aprire porte o stordire gli zombie che infestano le strutture della città.
Oltre al classico gunplay, Ravenholm avrebbe implementato un sistema di combattimento corpo a corpo, prendendo spunto da quanto fatto per uno dei primissimi lavori di Arkane: Dark Messiah. Purtroppo però, Ravenholm continuerà ad essere uno dei tanti what if mai reallizati nella storia del medium videoludico, un progetto che – come tanti altri – non vedrà mai la luce.
Ciò non di meno, bisogna dare a Cesare quel che è di Cesare e lodare il lavoro fatto da NoClip per la divulgazione e preservazione di questo e tanti altri progetti “perduti”. Se non lo avete ancora fatto, vi suggeriamo di iscrivervi al canale e a visionare i loro lavori.