Nelle ultime settimane la discussione sul ribaltamento del Caso Roe vs Wade ha infervorato il dibattito negli Stati Uniti d’America a causa della potenziale perdita (sul suolo americano) di uno dei diritti più discussi degli ultimi anni: l’aborto. Ovviamente, come per la politica o la semplice “fede sportiva”, queste tematiche tendono a dividere l’opinione pubblica delle comunità, delle famiglie e dei posti di lavoro ed è proprio per quest’ultimo fattore che negli ultimi giorni il CEO di PlayStation Jim Ryan è stato al centro di diverse polemiche.

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Secondo quanto riportato da Bloomberg la scorsa settimana, Jim Ryan avrebbe inviato ai suoi dipendenti una email a tratti delirante, dove inizialmente chiedeva a tutti di “rispettare le differenze d’opinione” in merito all’argomento, per poi dedicare ben 5 paragrafi al compleanno dei suoi due gatti e nel quale menzionava il desiderio di adottare un cane, utilizzando delle parole che – trattandosi di temi molto delicati e inclini alla sfera femminista – potrebbero risultare offensive.

Ecco un’interpretazione di quest’ultimo passaggio pubblicata dal giornalista d’inchiesta Jason Schreier:

“I cani sono davvero i migliori amici dell’uomo, conoscono il loro posto e svolgono funzioni utili come mordere i ladri e rincorrere le palle che gli vengono lanciate.”

Queste dichiarazioni hanno creato un certo malcontento all’interno dei PlayStation Studios e soprattutto tra i dipendenti di Insomniac Games che – secondo il Washington Post che per prima avrebbe ricevuto una mail del CEO di Insomniac Ted Price – avrebbero pianificato una donazione di ben 50.000 dollari destinati al Women’s Reproductive Rights Assistance Project.

Insomniac Games

Inoltre, i dipendenti attualmente al lavoro su Marvel’s Spider-Man 2 e Marvel’s Wolverine avrebbero inviato una lettera di ben 60 pagine al direttore dei PS Studios Hermen Hulst, nel quale veniva chiesto a quest’ultimo di “fare di più e aiutare i dipendenti afflitti da questa situazione”. Di tutta risposta, Sony ha annunciato che supporterà la donazione di Insomniac, raddoppiandone la cifra tramite il programma PlayStation Cares.

Tuttavia, nella stessa email Price ha messo sul piatto un dettaglio molto importante. Sembra infatti che, nonostante la volontà di Sony di correre ai ripari nei confronti della polemica, quest’ultima avrebbe comunque proibito a qualsiasi dipendente di Insomniac di esprimersi pubblicamente sulla tematica dell’aborto e sul caso Roe vs Wade.

Secondo le parole di Ted Price, un eventuale violazione di questo “veto” potrebbe danneggiare il rapporto della software house con Sony e impedire allo studio di partecipare ad eventi pubblici importanti previsti nell’immediato futuro.