Era il 12 Agosto 2014 quando – nel pieno della Gamescom – PT fece la sua comparsa sul PlayStation Store. Questa tech demo horror pubblicata sotto il falso nome di 7780s Studio segnò l’inizio della collaborazione tra Hideo Kojima ed il regista Guillermo del Toro per il progetto Silent Hills. Purtroppo, PT fu anche il primo passo nella “caduta di stile di Konami”, che non poco tempo dopo liquidò Kojima, cancellò diversi progetti tra cui anche Silent Hills e convinse Guillermo del Toro ad abbandonare il mercato dei videogiochi.

Cosa rimane oggi, 8 anni dopo quel breve ma intenso canto del cigno della serie Silent Hill? Praticamente nulla. All’atto pratico la tech demo non è più disponibile per il download sul PlayStation Store, portando i possessori di tale “reliquia digitale” a speculare sopra al tutto su siti come ebay (nonostante Konami all’epoca cercò di fermare la vendita delle console con il titolo pre-installato), e Sony ha impedito l’avvio del gioco all’interno del sistema di PlayStation 5.

L’unica cosa che possiamo fare è ascoltare la voce dei protagonisti, o delle persone che in un modo o nell’altro hanno contribuito al progetto, come Pearl Lai, ex-Brand Manager di Konami che nel 2014 ha pianificato il rilascio di PT e che nel 2015 venne incaricata di ucciderlo.

PT Konami Silent Hills Hideo Kojima Guillermo Del Toro

“Curiosità: visto che in quel momento ero la prima incaricata a Konami, ho aiutato ad impostare la pagina del negozio, creare il publisher fasullo e tutto il resto. E sono stata anche colei che ha dovuto chiamare Sony per chiederli di buttare giù tutto e bloccare il redownload. Quella fu una conversazione super divertente.”

Nei post successivi Lai si è confrontata con i fan più curiosi, facendosi scappare ulteriori aneddoti interessanti su quel periodo all’interno delle alte sfere di Konami.

“Lavorare con Sony (come sempre) è stato fantastico. In generale è stata una situazione molto tosta da affrontare. È stato un VIAGGIO! Ho provato dispiacere per Sony che si è dovuta accollare il peso della situazione. Sicuramente è stata un’interessante lezione sui giochi di potere e sull’importanza di scegliersi le proprie battaglie durante la gestione dei rapporti tra aziende. […]  Credetemi, vorrei che le cose fossero andate diversamente. È stato molto divertente architettare questo segreto per i fan. È stato incredibile vedere la reazione di tutti e vedere quanto amore ne abbiate ricavato. Sono super grata di aver fatto parte di tutto questo in una piccola parte.”

Come se non bastasse, l’intera vicenda attorno a PT ha attirato le ire dei fan verso gli addetti alle pagine social dell’azienda, gli unici bersagli raggiungibili dell’odio verso chi ha ordinato la rimozione del gioco.

“Già prima non avevano la vita facile, questo non ha reso le cose migliori.”

E voi invece? Quali sono i vostri ricordi su PT?