Emergono nuovi dettagli sulla Frat Boy Culture presente in Activision Blizzard, grazie all’ennesima denuncia depositata alla Corte Suprema di Los Angeles e che dallo scorso Luglio 2021 ha messo alla berlina Bobby Kotick e alcuni dei suoi dipendenti.
Secondo quanto riportato da The Daily Mail infatti, la denuncia è stata portata avanti da una certa Jane Doe ai danni di Activision Blizzard, richiedendo al giudice una serie di risarcimenti per i danni causati e l’esclusione di Kotick dal ruolo di CEO di Activision. In particolare, la documentazione menziona più e più volte il comportamento inadeguato di Michael Vega un ex-dipendente di Activision e che fino al mese scorso ricopriva il ruolo di Product Manager.
Tra il 2009 e il 2010, Doe e Vega avevano intrapreso una “relazione virtuale”, nel quale i due interagivano scambiandosi foto compromettenti in chat privata (scelta che oggi, stando a quanto rivelato dalla causa legale, la Doe rimpiange completamente). Successivamente la Doe era riuscita ad ottenere un contratto da indipendente in Activision Blizzard nel 2016 sempre grazie a Miguel Vega, consolidatosi nel 2020 con il passaggio a lavoro full time.
Successivamente Vega avrebbe importunato più volte la dipendente, insultandola per i suoi continui rifiuti e minacciandola di pubblicare quelle stesse foto compromettenti menzionate in precedenza.
Si tratta dell’ultima di un’infinita sequela di denuncie ai danni di Activision Blizzard, che nel 2023 sarà chiamata a giudizio dalla stessa Corte Suprema di Los Angeles in una futura causa legale contro lo stato californiano.