Da diversi anni la Disney prende spunto da alcune nazioni per creare nuove pellicole ispirate a miti e culture. C’è chi pensa che queste nuove opere siano mano della Pixar ma la verità è che, nonostante siano studi che fanno capo alla stessa casa produttrice, lo stile dei film Disney presenta delle nette differenze stilistiche e narrative rispetto alla controparte Pixar. Ad ogni modo, questo filone narrativo basato su usi e costumi di posti reali inizia da molto lontano, basti pensare che il film di cui vi parlerò, Encanto, è considerata la 60° pellicola per quanto concerne il cosiddetto filone dei “Classici Disney”.
Encanto racconta la storia di una famiglia dai poteri straordinari, i Madrigal, che vivono in una non ben specificata, e nascosta, zona tra le montagne della Colombia, in un edificio magico all’interno di una città che prova una totale ammirazione per la miracolata famiglia. Le vicende del luogo sembrano girare tutte attorno a questa località chiamata Encanto. La magia di questa zona ha donato ad ogni bambino della famiglia un potere unico, che varia dalla superforza al potere di guarire fino ad arrivare ad altri talenti. Tutti sembrano trarne dei benefici ad eccezione di Mirabel.
Come citato precedentemente, uno dei fattori principali che destano più interesse sulla pellicola riguarda l’ambientazione assolutamente peculiare: parliamo della Colombia, luogo che la pellicola decide di abbracciare in pieno, presentando usi e costumi oltre che la musica che, per tutta la pellicola, sarà un fattore fondamentale. Non aspettatevi dunque tante fasi d’azione ma diversi sipari, con anche spunti comici. Tornando alla musica, quest’ultima accompagnerà Mirabel durante il suo viaggio personale alla scoperta dei valori familiari, nonostante lei venga poco considerata trattandosi dell’unica parente non in grado di replicare le imprese miracolose dei parenti della bizzarra famiglia Madrigal. Tra un intermezzo ed un altro, dunque, sarà possibile ascoltare diverse canzoni originali scritte da Lin-Manuel Miranda (vincitore di diversi premi come Emmy, Grammy ed il Tony Award) ma la cui colonna sonora è da attribuire a Germaine Franco. Entrambi hanno saputo costruire, a seconda della situazione in cui si imbatteva la protagonista, dei pezzi musicali memorabili in grado effettivamente di saper racchiudere i sentimenti dei personaggi della famiglia oltre che, ovviamente, includere la cultura musicale locale.
Ma da dove nasce questo sessantesimo classico Disney? Dovete sapere che il progetto è nato nel 2018. Il regista Jared Bush è stato per diversi mesi in Colombia (insieme ad uno staff di persone con cui in passato aveva già collaborato nella creazione di altre pellicole come Zootropolis) per esplorare meglio il paese e assorbirne l’atmosfera. Stando ad alcune dichiarazioni dello stesso Bush, l’esperienza di viaggio è stata molto formativa: da alcuni paesi (e da alcune città della nazione sudamericana) come Cartagena, Bogotá, Barichara e San Basilio de Palenque era possibile intuire la vera atmosfera di quei luoghi che per alcuni versi parevano incantati anche grazie all’accoglienza dei cittadini locali. Nel film tutto questo è perfettamente percepibile, e non solo dalle canzoni ma anche dalle ambientazioni tipiche e dai costumi dei rispettivi personaggi. Da qui, molto probabilmente, nasce la magia (e l’ispirazione della creazione della pellicola) di Encanto.
L’anteprima stampa a cui abbiamo assistito presentava una versione che era quella in lingua originale, dunque per quanto riguarda l’edizione italiana non possiamo dirvi molto, tuttavia ciò che possiamo rivelarvi riguarda la questione dei Talent selezionati come doppiatori che vedono Luca Zigaretti nei panni di Bruno, Alvaro Soler (cantautore che localizzerà anche la versione nostrana della canzone presente nei titoli di coda) nel ruolo di Camilo, Diana del Bufalo (Isabella, una delle sorelle di Mirabel) e Angie Capeda (la mamma di Mirabel). Il magico lungometraggio d’animazione Encanto diretto da Jared Bush e Byron Howard arriverà il 24 novembre nelle migliori sale italiane.