Le trasposizioni videoludiche di opere d’animazione, quasi sempre giapponesi, hanno avuto e continuano ad avere un destino incerto, a fasi alterne. Molte volte, capita infatti di trovarsi davanti ad un One Piece World Seeker, altre volte ci si ritrova a fare i conti con Dragonball Z: Kakarot, tanto per citare due titoli che hanno avuto un’accoglienza diametralmente opposta. In altri casi ancora, invece, ci troviamo davanti ad opere come One Punch Man: A Hero Nobody Knows. Il titolo è in uscita su PlayStation 4, Xbox One e PC questo 28 Febbraio. L’opera è chiaramente basata sull’omonimo manga One Punch Man, che ha ottenuto un adattamento animato arrivato in Italia nel 2016. Se l’anime ha saputo divertire e intrattenere migliaia di utenti, bisogna dunque chiedersi se la controparte interattiva si dimostra altrettanto ferrata e adatta all’impresa.

Un eroe che nessuno conosce

In One Punch Man: A Hero Nobody Knows non interpretiamo il protagonista della serie Saitama, ma vestiamo i panni di un nuovo eroe, completamente personalizzabile nell’aspetto, nelle movenze, al quale dobbiamo ovviamente dare il nome. Non che la personalizzazione iniziale sia particolarmente vincolante, visto che possiamo cambiare qualsiasi tratto somatico – ricreando di fatto ex novo il nostro personaggio – ogni volta che lo vogliamo. Siamo quindi un eroe sconosciuto, che ha fatto il suo debutto all’interno dell’ Associazione degli Eroi e al quale viene inizialmente affidato il grado C. Il nostro compito? Semplice, fare l’eroe portando a termine le missioni del Quartier Generale, sgominando i nemici e aiutando i cittadini in difficoltà. Il tutto per aumentare il nostro ranking e la nostra reputazione. Un incipit piuttosto anonimo, ma che rappresenta comunque il pretesto perfetto per lanciarsi all’avventura e darle di santa ragione al cattivo di turno.

Si scende in campo

Iniziamo la disamina del titolo dalla sua componente essenziale: il combat system. One Punch Man: A Hero Nobody Knows si presenta infatti come un classico picchiaduro in tre dimensioni, arricchito da diverse caratteristiche che lo rendono, però, davvero originale divertente. Anzitutto possiamo muoverci in tutte le direzioni e scattare contro il nemico. Siamo in grado di sferrare attacchi leggeri e pesanti, entrambi caricabili tenendo premuto il pulsante dedicato. Alternandoli in momenti specifici è possibile poi realizzare diverse combo, tutte efficaci e belle da vedere. A un apposito tasto è dedicata la parata, che se effettuata con estrema precisione poco prima di essere colpiti ci teletrasporta alle spalle dell’avversario, che resta in questo modo scoperto. Presenti poi le proiezioni, ovvero delle prese utili per colpire l’avversario in ogni situazione, dal momento che non possono essere parate. Abbiamo poi a disposizione i colpi mortali, delle tecniche particolarmente potenti che consumano barre dell’energia e che possono essere equipaggiate e sbloccate proseguendo nella storia. Ma ad ampliare notevolmente un combat system già valido sono gli eventi e le entrate eroiche. I primi sono avvenimenti del tutto casuali che possono verificarsi durante il combattimento, come una pioggia di meteore in grado di danneggiare sia noi che il nostro nemico. Essenziale quindi, in circostanze simili, tenere d’occhio anche l’ambiente circostante per non trovarsi in netto svantaggio. Con le entrate eroiche, invece, possiamo richiedere l’intervento di un eroe che si trova nei paraggi e che necessita di un timer per arrivare sul campo di battaglia. Allo scadere del timer, possiamo assumere il controllo dell’eroe in questione usando le sue mosse e le sue abilità. Si tratta di espedienti che sicuramente diversificano l’esperienza di gioco, rendendola più vivace che mai. Proseguendo nella storia si sbloccano poi i super colpi mortali, delle vere e proprie finisher in grado di infliggere ingenti danni al malcapitato. Davvero un sistema vario, ricco, dinamico e che non smette di divertire, ve l’assicuro.

One Punch Man: A

Si vive in città

One Punch Man: A Hero Nobody Knows mette a disposizione del giocatore una città tutta da esplorare, quando ovviamente non si combatte. Questa è inizialmente davvero molto ristretta, ma man mano che si avanza nella storia si allarga progressivamente con nuove aree disponibili. All’interno del mondo di gioco abbiamo tre tipologie di attività principali da svolgere: le missioni del Quartier Generale, le missioni delle Filiali e gli incarichi cittadini. Mentre le prime due tipologie di attività sono quelle che effettivamente fanno progredire la storia, gli incarichi sono semplici richieste avanzate dai cittadini o da altri eroi. Tali richieste possono consistere nei compiti più vari, da semplici fetch quest di consegna fino a ulteriori combattimenti. Inoltre, mentre le missioni possono essere ripetute ogni qual volta lo si desidera, gli incarichi cittadini sono disponibili per il completamento soltanto una volta, per cui non sono farmabili. Bisogna inoltre dire che, anche quando sbloccata nella sua interezza, la mappa della città non è particolarmente ampia, ma è comunque caratterizzata da sufficienti elementi ed attività. In questo senso si sarebbe potuto forse fare di più, e diversificare ulteriormente l’ambientazione di gioco non avrebbe certo guastato, anzi.

Salvare il mondo crescendo e con stile

One Punch Man: A Hero Nobody Knows si caratterizza ulteriormente per un sistema di progressione, potenziamento e personalizzazione davvero ampio pieno di possibilità. Anzitutto, la differenza principale tra le missioni del Quartier Generale e quelle delle sue filiali risiede nel tipo di ricompensa. Le prime infatti ci conferiscono sia punti valutazione che punti contributo. I punti valutazione permettono al nostro eroe di aumentare il proprio grado e dunque scalare il ranking, aspirando a quello massimo. I punti contributo invece aumentano la nostra popolarità tra i cittadini e dunque influenzano anche la fiducia che questi ripongono nei nostri confronti. Ciò può portarli ad affidarci incarichi più importanti con ricompense maggiori. Le missioni delle filiali, invece, conferiscono solo punti contributo. In generale, il sistema è il seguente: ottenendo punti contributo di aumenta la nostra reputazione e si convince il Quartier Generale ad affidarci missioni, completando le quali otteniamo punti valutazione che ci permettono di aumentare il nostro grado. Inoltre, portando a termine missioni e combattimenti otteniamo punti esperienza, utili sia per far salire di livello il nostro personaggio che per sbloccare nuovi slot per i colpi mortali e ulteriori abilità. Senza dimenticare i punti crescita, attraverso i quali aumentare le statistiche del nostro personaggio, cinque in totale: vitalità, forza, colpi mortali, barra dell’energia e entrate eroiche.

One Punch Man: A

Presenti anche le skill, determinate abilità con le quali è possibile aumentare le suddette caratteristiche senza utilizzare punti esperienza e che vanno equipaggiate in appositi slot. Le skill possono inoltre essere acquistate nei negozi di libri presenti all’interno della mappa. Esattamente, ho parlato di negozi in quanto altro aspetto caratterizzante l’opera di Spike Chunsoft è la personalizzazione del nostro eroe sotto differenti punti di vista. Anzitutto, possiamo acquistare nuovi capi di abbigliamento all’interno dei diversi negozi, ma non solo. Oltre alle skill già citate, è possibile comprare differenti oggetti che impattano sui nostri parametri e che possono essere rivenduti. Inoltre, dal menù possiamo scegliere lo stile di combattimento del nostro protagonista. Abbiamo quello più equilibrato, quello più pesante basato sugli attacchi potenti oppure lo stile che consente di utilizzare le armi da mischia acquistabili nei negozi. Un determinato stile di combattimento determina il tipo di colpo mortale che può essere sferrato, per cui sta a noi scegliere quello che ci è più congeniale. Menzione a parte merita la nostra abitazione, che possiamo liberamente personalizzare scegliendo la mobilia e gli interni che preferiamo. Questo elemento non influisce in alcun modo sul gameplay e sulle meccaniche di gioco, ma è comunque un’aggiunta piacevole che arricchisce l’offerta complessiva.

One Punch Man: A

Una sfida da non sottovalutare

Tornando ad esaminare i combattimenti di One Punch Man: A Hero Nobody Knows, bisogna precisare che essi non vanno presi alla leggera. Molte volte i nemici si rivelano particolarmente ostici, e non prestare la giusta attenzione durante gli scontri può facilmente esporci ai loro attacchi. A tal contesto vi consiglio caldamente di prepararvi per determinati scontri che possono rivelarsi più complicati del previsto. Al fine di portare a termine certi incarichi può essere infatti necessario potenziare adeguatamente il nostro personaggio, completando magari altre missioni prima di dedicarsi a una precisa sfida. Una difficoltà che, è bene aggiungere, non si rivela mai frustrante, ma che invoglia a dare sempre il meglio e a progredire nell’avventura. Il livello di sfida sul quale è calibrato il titolo riesce, senza ombra di dubbio, a invogliare i giocatori a proseguire nell’avventura. E questo anche solo offline, data la soddisfazione derivante dallo sconfiggere IA decisamente valide che tuttavia non possono certo competere con gli utenti online.

One Punch Man: A

Altro perno principale attorno cui ruota One Punch Man: A Hero Nobody Knows è infatti la componente multigiocatore. All’interno della città possiamo imbatterci negli avatar degli altri giocatori, interagire con loro tramite chat ed emote e sfidarli in combattimento. Alla reception del Quartier Generale si trovano poi gli Eventi Online in corso, ai quali è possibile accedere in ogni momento. Per essere goduto appieno, il titolo andrebbe effettivamente giocato in compagnia, ma vi garantisco che non è una condizione necessaria per svagarsi e apprezzare la qualità del lavoro dei ragazzi di Spike Chunsoft.

Essere eroi, con qualche incertezza

One Punch Man: A Hero Nobody Knows si dimostra tecnicamente valido, pur prestando il fianco a determinate incertezze in più di una occasione. Nonostante il titolo giri in modo abbastanza stabile e fluido, attestandosi intorno ai 60 FPS specie nei combattimenti, molte volte si riscontrano lag cali nelle prestazioni improvvisi. Questo avviene soprattutto quando ci si trova all’interno delle città, e in particolare durante gli spostamenti. In determinate situazioni poi i modelli degli NPC tardano a caricarsi, e di conseguenza bisogna aspettare qualche secondo prima di poter interagire con essi. Non si tratta di mancanze particolarmente gravi, ma che comunque rallentano l’esperienza di gioco, fermo restando che il titolo è comunque pienamente godibile. Alla lunga, inoltre, il titolo può soffrire una certa ripetitività, tanto degli incarichi da svolgere quanto dei combattimenti da affrontare. A tal contesto il consiglio è quello di non dedicarsi a sessioni troppo prolungate, ma di approcciarvi al gioco un po’ alla volta, per mitigare quanto più possibile l’effetto noia e ripetizione.

One Punch Man: A

Un’esperienza decisamente valida

One Punch Man: A Hero Nobody Knows, tirando le somme, è un’esperienza da provare. Il titolo risulta molto più sfaccettato e ricco di quel che potrebbe sembrare, ed è in grado di accontentare sia i fan della serie che gli amanti dei picchiaduro. Non stiamo certo parlando di un capolavoro, ma di un’opera che sa il fatto suo e che intrattiene senza troppe pretese e soprattutto senza prendersi sul serio, condividendo l’ironia e la comicità proprie dell’anime originale. Non un gioco da comprare assolutamente e alla cieca, però: se non siete appassionati né del manga né della serie animata e accusate facilmente la ripetitività, potete rivolgere il vostro sguardo altrove. Se invece siete pronti a vestire i panni dell’eroe e a sgominare le forze del male, non esitate a mettere mano al pad, perchè la città ha bisogno di voi.