La morte di George Floyd sta scuotendo le fondamenta degli Stati Uniti. Quasi ogni parte della società americana si ritrova a fare i conti con il proprio razzismo, e il mondo dei videogiochi non è escluso.

Tra le azioni più decise in questo momento nel panorama videoludico ci sono quelle di Infinity Ward. La casa di sviluppo dietro a Call of Duty: Modern Warfare e Warzone ha già annunciato una nuova politica di tolleranza zero contro chiunque abbia comportamenti razzisti durante le partite online dei propri titoli, ma ora fa un altro passo.

Ogni volta che un giocatore deciderà di affrontare una partita online, sia essa su Modern Warfare o Warzone, vedrà comparire a schermo questo messaggio su sfondo nero:

“La nostra community è ferita. Le ineguaglianze sistematiche che essa subisce sono nuovamente al centro dell’attenzione. Call of Duty e Infinity Ward sostengono uguaglianza e inclusione. Ci opponiamo al razzismo e all’ingiustizia che la nostra comunità nera subisce. Finché non cambierà, finché le vite dei neri non conteranno, non saremo mai la community che aspiriamo ad essere.”

Un’azione decisa, che non si limita ai comunicati o alle buoni intenzioni, ma che mette di fronte ai giocatori l’inaccettabile stato delle cose ad ogni partita. Ci sono state reazioni più radicali, come quella di Rockstar o di NBA 2K che hanno disattivato i propri servizio online, ma comunque una risposta netta a chi accusava Infinity Ward di non fare abbastanza.