Il trash è un fenomeno che, soprattutto negli ultimi anni, ha avuto largo spazio nelle tendenze degli aggregatori sociali virtuali. Per alcune persone tale fenomeno è divenuto addirittura un vero mezzo di sostentamento. Proprio per questo motivo nasce Non ce n’è Coviddi.

Siamo nel periodo post quarantena, teoricamente ancora in piena emergenza sanitaria. Basta un servizio giornalistico girato in spiaggia a Palermo, nel quale una esuberante signora esclama il suo punto di vista (vedi il titolo del gioco in questione), per creare un fenomeno di internet. Alcuni ragazzi di Trapani, Hexaweb Web Agency, decidono dunque di cavalcare l’onda utilizzando l’ignara signora per creare un semplice gioco in flash.

Basta recarsi sull’apposita pagina per provarlo, sia da PC che da smartphone, attraverso un semplice browser. Non vi è molto da dire dal punto di vista ludico, basta “colpire” il virus di Covid per ottenere punteggio, ma vi è comunque una classifica globale. Questo è Non ce n’è Coviddi.