Activision Blizzard ha comunicato ai dipendenti degli uffici Blizzard a Versailles, vicino Parigi in Francia, che gli uffici saranno chiusi, ponendo fine alla presenza della multinazionale nel paese.

Gli uffici secondo gli ultimi dati disponibili ospitavano all’incirca 400 dipendenti, tra i responsabili del marketing, dell’assistenza ai clienti, e della localizzazione dei giochi Activision e Blizzard in Europa.

Nel riportare la notizia Bloomberg cita fonti interne a Blizzard, che hanno chiesto di rimanere anonime. Sempre da queste fonti, si apprende che il piano originale sarebbe stato di ricollocare almeno la metà dei dipendenti a Londra. Ma la combinazione di Brexit e della pandemia ha fatto naufragare anche questo piano, portando alla totale chiusura e al licenziamento dei dipendenti.

La chiusura degli uffici di Versailles è anche simbolica, perché la Francia ha avuto un ruolo cruciale nella storia di Blizzard. Nel 1998 infatti la software house passò sotto il controllo di Vivendi, conglomerato francese delle telecomunicazioni. Durante il periodo della proprietà francese, Blizzard pubblicò quelli che sono ad oggi i sui successi più importanti. Giochi come Starcraft, Diablo II, Warcraft III e ovviamente World of Warcraft. Nel 2008 la sezione Videogiochi di Vivendi si fuse con Activision, per poi scindersi da Vivendi nel 2013.

Le motivazioni dietro alla chiusura sono da ricercarsi in un ampio progetto di ristrutturazione aziendale che Activision sta mettendo in atto nei quadri Blizzard da ormai due anni. Nonostante l’ostentata indipendenza che i creatori di WoW ostentano, Activision è sempre più presente nelle decisioni strategiche dell’azienda.

Già l’anno scorso gli uffici di Versailles avevano perso 134 dipendenti nel contesto di un taglio dei costi applicato da Activision in tutte le sue sedi. Dopo lunghe trattative con il governo francese, i dipendenti avevano accettato una buonuscita per lasciare l’azienda.