Come ogni console rilasciata nel corso degli anni 80’/90′, anche il primo GameBoy di Nintendo ha avuto la sua vagonata di accessori e periferiche esterne, prodotte dalla stessa Nintendo ma anche da aziende esterne. Ma nel caso del WorkBoy, parliamo di una periferica mai commercializzata e data per perduta, fino a qualche giorno fa.

Lo storico videoludico Liam Robertson è riuscito infatti a risalire ad alcune delle figure più importanti legate allo sviluppo dell’accessorio, arrivando non solo ad ottenere il prototipo dall’ex-Atari Frank Ballouz, che ha lavorato al progetto, ma anche ad assicurarsi una ROM del software che sarebbe stato incluso. Quest’ultimo ritrovamento è stato possibile grazie ad uno dei tanti leak che negli ultimi mesi che hanno visto come protagonista Nintendo e la sicurezza dei suoi server.

Parlando del WorkBoy, si trattava di una periferica prodotta tramite una collaborazione tra le aziende Source e Fabtek mirata alla produttività. Il pacchetto completo avrebbe incluso una tastiera QWERTY collegabile alla console e una cartuccia speciale, con al suo interno varie utility come una calcolatrice, un’agenda, una rubrica telefonica, un piccolo vocabolario multilingua, una sveglia, un calendario ed una mappa del globo. Quest’ultima poteva anche riprodurre delle versioni in 8Bit di alcuni inni.

Purtroppo, la scarsa disponibilità della componentistica necessaria per la sua produzione e un aumento dei costi, portarono Fabtek a cancellare il progetto nel 1993. Nonostante questo, il WorkBoy rimane una delle periferiche GameBoy più interessanti e più discusse tra gli appassionati e vedere il suo funzionamento 28 anni dopo la sua scomparsa fa un certo effetto.