Activision sembra apprezzare l’establishment repubblicano, tanto che in poche settimane ha assunto due ex funzionari di due diverse amministrazioni che facevano capo a un presidente del Grand Old Party.

La notizia più recente è quella dell’assunzione di Brian Bulatao, ex membro dello staff di Mike Pompeo, segretario di stato di Trump. Activision non ha particolarmente pubblicizzato la notizia, comunicandola solo internamente tramite una mail che Kotaku è però riuscito a ottenere.

Nel comunicato l’amministratore delegato Bobby Kotick scrive:

“Brian è un raro talento, ed è perfetto per Activision Blizzard; la combinazione unica di esperienze in campo militare, economico e istituzionale lo rendono il profilo ideale per accelerare la nostra trasformazione amministrativa e realizzare le nostre grandi potenzialità di crescita futura.”

Un report di Business Insider, risalente al luglio 2020, tracciava però un profilo diverso del nuovo responsabile amministrativo di Activision. L’articolo lo descrive come un “Bullo”, il “Mastino di Mike Pompeo”, “il perfetto esempio del disastro che è l’amministrazione Trump”.

Brian Bulatao
Brian Bulatao, ex “Mastino di Mike Pompeo” e ora dipendente Activision

Non il migliore dei biglietti da visita, ma comunque tutto sommato accettabile rispetto all’altra nuova leva di scuola repubblicana che Activision ha assunto nelle ultime settimane. Si tratta infatti di Frances F. Townsend, un funzionario dell’antiterrorismo dell’era Bush famoso per aver difeso le torture perpetrate dalla CIA sui suoi prigionieri. 

Il ruolo di Bulatao dovrebbe volgere sull’aumentare l’inclusione nei giochi della compagnia, non esattamente qualcosa per cui l’amministrazione Trump si è distinta nei suoi quattro anni alla Casa Bianca.