Il 6 giugno 2016 usciva negli Stati Uniti, in Australia e in Nuova Zelanda Pokemon Go. Per arrivare in Italia il gioco di Niantic ci avrebbe impiegato ancora un mese e mezzo, ma già prima di quel 14 luglio molti avevano trovato il modo di aggirare i confini nazionali e cominciare a giocarci.

I numeri del successo

Nonostante l’enorme successo iniziale, pochi avrebbero immaginato che, a cinque anni dall’uscita, Pokemon Go sarebbe stato in grado di mantenere un ruolo rilevante nel mercato. I dati raccolti ed elaborati da Sensor Tower invece fotografano un successo consolidato, che ha fruttato a Niantic 5 miliardi di dollari.

La pandemia ha, contro ogni aspettativa, contribuito al successo del gioco. Nonostante il lockdown, le misure straordinarie prese da Niantic per favorire il gioco da casa hanno spinto Pokemon Go verso nuove vette. Nel 2020 l’app ha generato 1,3 miliardi di dollari dagli acquisti dei giocatori, e la prima metà del 2021 è stata la più redditizia di sempre.

Global First Half-Year Player Spending in Pokémon GO

Niantic prima e dopo i videogiochi

Questo successo non è stato frutto di un colpo di fortuna. Niantic ha lavorato per 15 anni a tecnologie di realtà aumentata per vari scopi, prima di imbarcarsi nella collaborazione con Nintendo. Agli albori la software house ha contribuito alla realizzazione di Google Earth, tramite lo sviluppo del software Keyhole.

Quella con Google doveva essere solo una collaborazione breve per Niantic, ma finì per durare oltre dieci anni durante i quali gli sviluppatori acquisirono sempre maggiori competenze in materia di realtà aumentata. In questo periodo da Niantc Lab (nome della compagnia sotto Google) uscirono app come Field Trip e soprattutto Ingress.

L’importanza di quest’ultima non sta nel comunque discreto successo che ottenne. Ingress è il primo vero videogioco di Niantic, e costituisce la base per una parte consistente gameplay che caratterizzerà Pokemon Go. La software house si fece notare e ottenne 35 milioni di dollari di finanziamenti, abbastanza per salutare Google e diventare una compagnia indipendente.

Il successo di Pokemon Go ha poi permesso a Niantic di iniziare a pensare ad espandersi. Il primo passo fu nell’estate del 2019 Wizards Unite, simile a Pokemon Go ma basato sull’universo di Harry Potter. Forse per la somiglianza con la punta di diamante di Niantic o forse per la pandemia che colpì a pochi mesi dall’uscita, Wizards Unite rappresenta il primo passo falso di Niantic nel mondo dei videogiochi.

Nonostante l’app sia molto avanzata dal punto di vista grafico e della realtà aumentata, non è riuscita ad ottenere un successo soddisfacente. Questo però non ha certo fermato Niantic, che non ha intenzione di rimanere una meteora legata al nome di Pokemon Go. Infondo la compagnia genera ancora l’85% dei guadagni relativi ai giochi in realtà aumentata. 

Niantic oltre i videogiochi

Per slegare il proprio destino da Pokemon Go Niantic ha intenzione di guardare anche al suo passato. La software house è nata fuori dal mondo dei videogiochi, ed è consapevole che non è costretta a rimanere confinata nel mercato videoludico.

Le conoscenze in ambito di realtà virtuale accumulate negli anni verranno applicate ad un visore in collaborazione con Qualcomm. Anche se questo prototipo è ancora lontano dal vedere la luce, l’intenzione è quella di sfruttare il VR per vari scopi, dall’istruzione al turismo, cercando altri modi di applicare la realtà aumentata che non siano i videogiochi.

Questa differenziazione però non significa che Niantic abbandonerà il mercato videoludico. Il prossimo grande progetto dell’azienda riguarda infatti un videogioco questa volta basato sui Transformers, chiamato Transformers: Heavy Metal. Questo progetto seguirà Pikmin Go, altra collaborazione con Nintendo, in uscita a fine 2021.

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Concept art di Bumblebee fornita da Niantic per il nuovo videogioco Transformers: Heavy Metal

Anche se il mondo della realtà aumentata è popolato da giganti come Microsoft, Facebook o Google, Niantic ha intenzione di combattere per ritagliarsi un posto di rilievo. Il successo di Pokemon Go le ha permesso di compensare gli enormi investimenti dei concorrenti, e di puntare sulla ricerca per avvantaggiarsi dal punto di vista tecnologico. Ma anche se i piani di Niantic non dovessero andare in porto, l’azienda avrà sempre un posto importante nella storia dello successo di massa dei videogiochi.