Gli appassionati di Final Fantasy sapranno sicuramente del contributo artistico che l’illustratore Yoshitaka Amano ha offerto alla serie JRPG di Square Enix. Che si tratti dei singoli loghi presenti sulle bianche copertine dei giochi o di poster promozionali, il tratto di Amano è diventato uno dei simboli storici del medium videoludico.

E in occasione della mostra Play – Videogioco, arte e oltre, il maestro presenzierà alla Reggia Venaria di Torino, durante l’incontro “Conversazioni a Corte, Yoshitaka Amano” di Mercoledì 2 Novembre 2022 alle ore 17:00.

Yoshitaka Amano Final Fantasy Torino“Amano,  dopo aver lasciato una carriera consolidata presso un affermato studio di animazione giapponese, ha pubblicato una collezione di dipinti e libri illustrati in collaborazione con numerosi scrittori. Il successo internazionale arrivò però negli anni ’80 con il progetto Final Fantasy. Amano si spinse ancora oltre nel 1997, quando iniziò a creare opere a New York City. ‘New York è la mia città fantastica, un luogo dove posso sognare liberamente e senza le costrizioni del conosciuto’.”

L’ingresso all’evento sarà consentito a tutti i visitatori che avranno acquistato il biglietto d’ingresso alla Venaria e alle sue mostre. Parlando della mostra “Play – Videogiochi, arte e oltre”, eccovi un video di presentazione con protagonista Fabio Viola, game designer, docente e fondatore del collettivo artistico TuoMuseo.

“I videogiochi rappresentano un avamposto creativo dove nascono idee e visioni, una meta forma d’arte in cui architettura, pittura, scultura, musica, arti performative, poesia, cinema, fumetto convivono dando vita a stratificati mondi collettivi. Lungo le dodici sale del percorso espositivo delle Sale delle Arti, le tele digitali dei grandi maestri dei videogiochi entrano in dialogo con celebri capolavori del passato e del presente invitandoci a riflettere sulle nuove estetiche, culture, linguaggi, politiche ed economie del XXI secolo.

La convergenza tra immagine statica, immagine in movimento ed immagine interattiva è al centro dello spazio PlayArt che porta il visitatore a relazionarsi con artisti viventi come
Bill Viola, Banksy, Invaders, Cao Fai, Jago, Tabor Robak, il collettivo AES+F, Federico Clapis, che hanno attinto al linguaggio del (video)gioco per dar vita ad
alcune delle loro opere materiche e digitali.”