Fin dal lancio, una delle caratteristiche associate a PlayStation 5 è stata la sua rarità e la difficoltà dei consumatori a reperirne una, anche con un preordine effettuato con largo anticipo.

Già prima del lancio però, Sony lamentava una scarsità di componenti che aveva rallentato la produzione di PlayStation 5. La pandemia non aveva fatto altro che esacerbare questa situazione, portando all’ormai famigerata mancanza di scorte nei negozi di tutto il mondo. 

Ora però questa crisi sembra aver raggiunto proporzioni disastrose, e sta impattando non solo PlayStation, ma anche la sua principale concorrente Xbox. Colpa della pandemia, dell’aumento della domanda e di una crisi delle materie prime.

Una crisi globale

Il Guardian inserisce questa problematica nel più ampio contesto di una crisi di sottoproduzione delle componenti per computer di ogni genere, in un approfondito articolo che va ben oltre il mondo delle console.

In sostanza, spiega nell’articolo Neil Campling, media e tech analyst di Mirabaud, il trend esibito durante tutto il 2020 dal mercato dei chip non si è invertito, anzi sta peggiorando. Non solo le industrie manifatturiere del settore non hanno migliorato sensibilmente la propria produttività, ma la domanda di componenti ha continuato ad aumentare. 

La causa più probabile di questo picco è la pandemia, che ha spinto molti a dotarsi di computer più performanti o ad aggiornare il proprio hardware per potersi meglio adattare al lavoro o allo studio da casa. Ma dietro alla crisi c’è soprattutto una mancanza di materie prime, i semiconduttori, materiali come il silicio che sono componenti fondamentali di molti microchip.

Questione di stato

E se nell’anno passato il mercato ha sofferto e sta ancora soffrendo, il futuro non sembra regalare scenari migliori. Campling avverte che non c’è alcun segno di miglioramento, e che la crisi si sta invece acuendo ogni giorno di più. Questo causerà inevitabilmente un aumento dei prezzi dei dispositivi elettronici nel breve periodo.

La situazione è tale che molti governi stanno prendendo provvedimenti per potenziare l’industria manifatturiera tecnologica. Sia gli Stati Uniti, con un ordine esecutivo del presidente, che l’Unione Europea, con il progetto 2030 Digital Compass, stanno provando a spingere la produzione in modo da sopperire a queste carenze.

Nel frattempo i consumatori stanno cadendo vittime di speculatori che svuotano le scorte di console dei negozi per poi rivenderle a prezzi gonfiati.