Le nostre impressioni sulla prima demo di Freud’s Bones, progetto tutto italiano sulla psicanalisi in corso di finanziamento su Kickstarter, realizzato a due mani da una giovane sviluppatrice in erba.

Devo ammettere che non aveva aspettative troppo alte quando mi sono approcciato a Freud’s Bones. Per quanto l’argomento possa essere intrigante, non pensavo che un gioco sulla psicanalisi potesse funzionare. In particolare uno in cui si prende il controllo del padre della disciplina, Sigmund Freud e ci si mette a psicanalizzare pazienti. Ma sono molto felice di ammettere che i miei pregiudizi erano infondati. Il gioco rivela fin dalle prime battute una profondità inaspettata, e seppur con qualche distinguo, questa demo promette benissimo. Ma andiamo con ordine.

L’introduzione

Non ho particolari sentimenti nei riguardi del genere punta e clicca. Non amo ne odio i giochi di questo tipo, anche se non ho mai trovato le dinamiche di gameplay tipiche del genere troppo interessati. In assenza di interesse per il gioco in sé è la storia a dovermi trascinare, e nei primi minuti di questa demo, Freud’s Bones fa esattamente questo. Il gioco si apre con due brevi citazioni, una di Krober  e l’altra di Jung, entrambe critiche del dottor Freud anche se in modo diametralmente opposto.

Freud
Il gioco è disponibile sia in italiano che in inglese

Segue la prima scena, in cui ci insinuiamo nella mente del geniale psicanalista, tormentato dall’insonnia, e dall’abuso di sostanze stupefacenti. Qui siamo costretti a fare le nostre primissime scelte, che segnano il nostro percorso di voci interiori e probabilmente quello dello stesso Freud. Scelte tutt’altro che ovvie, e dalle ripercussioni incerte, che non vengono chiarite nell’ora scarsa che questa demo mette a disposizione. Questa incertezza induce nei giocatori una morbosa curiosità che da un lato vi spinge a leggere con attenzione ogni parola che comparirà a schermo, e dall’altro mette una voglia quasi irresistibile di proseguire speditamente per vedere gli effetti delle nostre decisioni sul povero dottore.

L’introduzione, corredata di un breve tutorial sulle meccaniche di gioco fuori dalla psicanalisi, si conclude con il dottore che si addormenta, concedendosi qualche ora di riposo prima di affrontare una nuova giornata.

La Psicanalisi

Al suo risveglio il dottor Freud trova in ufficio della posta, consegnatagli dalla sua assistente. Oltre ad una lettera arrivata per errore ed indirizzata in realtà alla figlia di Freud, che fa intuire che potrebbe esserci una trama anche fuori dallo studio dello psicanalista, troviamo una cartella clinica, che contiene informazioni sulla nostra prima paziente.

La prima cosa che mi ha colpito di quello che è di fatto il gameplay loop attorno a cui girerà l’intero titolo è stata la profondità. Prima di tutto il gioco fornisce un’enciclopedia della psicanalisi che, lungi dall’essere esaustiva, fornisce i concetti base della teoria freudiana, spingendo il giocatore a fare un’attività di studio della materia fondamentale per proseguire. Il linguaggio e le illustrazioni rendono l’esperienza tutt’altro che noiosa, e rinfrescano quelle che per molti sono conoscenze sepolte nei ricordi delle lezioni di filosofia dell’ultimo anno di liceo.

Dopo la teoria, e dopo una breve spiegazione di come funzioni l’hub principale del gioco, anch’essa sorprendentemente estesa nelle funzionalità, con un inaspettato risvolto gestionale, si passa all’azione. Dobbiamo analizzare la nostra paziente, scegliendo ritmo della conversazione, argomento delle domande e tono di voce. Una serie di parametri e le risposte della stessa paziente ci fanno capire quanto siamo stati efficaci. La conversazione si fa sempre più personale, rivelando molti tratti della personalità e molti aspetti della vita della giovane. Molti ma non tutti.

Se pensate che il gioco sia finito dopo che la schermata della psicanalisi lascia il posto allo studio del dottore infatti vi sbagliate. Non bisogna mai fidarsi del tutto di quello che dicono i pazienti. Analizzando la cartella clinica infatti potete trovare incongruenze o omissioni, che potrebbero rivelare quanto aspetti nascosti della psiche dei frequentatori dello studio di Freud.

La grafica

L’aspetto del gioco è semplice, ma unico e facilmente riconoscibile. La grafica 2D assolve al suo scopo perfettamente. Va detto che ho notato qualche imperfezione, come fumetti di dialogo che compaiono sopra la cartella clinica o qualche errore di battitura. Difetti trascurabili che, sono sicuro, non troveremo nel gioco completo.

Ho apprezzato moltissimo invece il design dei personaggi, molto particolare e in grado di imprimersi in testa con facilità. Caratteristica fondamentale in un gioco in cui, probabilmente, vedremo molte facce e dovremo essere in grado di associarle a personaggi di cui esploreremo la psiche.

Un gioco ambizioso

Oltre al gioco in sé, non posso che elogiare il progetto che sta a monte. Fortuna Imperatore, autrice unica di Freud’s Bones, è laureata in psicologia, con un master in filosofia e completamente autodidatta nel game design. Il prodotto che propone non solo va promosso a pieni voti dal punto di vista del design, ma va lodato per l’ambizione divulgativa. Facilitare l’accesso alla propria disciplina dovrebbe essere una missione per ogni studioso, ma troppo spesso a livello accademico in Italia questo aspetto della ricerca viene ignorato, se non apertamente scoraggiato. In un ambiente in cui anche la divulgazione tramite i media tradizionali viene ridicolizzata, provare a spiegare la psicanalisi con un videogioco denota un coraggio e un’ambizione fuori dal normale.

Freud Bones
Lo zio Sigmund vuole te

Il Kickstarter del gioco è già stato completamente finanziato, personalmente però vi invito a sostenere comunque il progetto. Se il gioco completo rispetterà le aspettative della demo, in particolare in termini di profondità del gameplay, varrà sicuramente più dei dieci euro che vi garantiscono l’accesso alla copia digitale del gioco. Se siete ancora incerti, potete sempre scaricare la demo dalla pagina di Kickstarter del progetto e provarla voi stessi.

Freud’s Bones uscirà tra un anno, a luglio del 2021. Se volete partecipare al Kickstarter avete tempo fino al 6 agosto 2020.